Trama:
1943 settembre, in un paesino delle Langhe, arriva “Barbato” capo dei ribelli (i partigiani) e traccia una linea a terra di fronte a dei ragazzi e gli spiega che bisogna scegliere da che parte stare: con loro contro i fascisti o l’indifferenza. Ma anche far finta di niente prima o poi li porterà a farla una scelta.
Insieme a Barbato altri ragazzi, giovani e non che vivono nei boschi, nascosti che vogliono contrastare la violenza perpetuata dai fascisti. Insieme a loro ci sono due fratelli Cosetta e Astolfo e la loro famiglia, di estrazione sociale nobile che decidono di non stare a guardare, nonostante i pericoli che la decisione porterà con sé.
“Questa guerra che non seleziona le sue vittime: che ha una fame che si placherà solo quanto non ci sarà più niente da sbranare” (Pagina 56) porterà Cosetta, 17 anni più matura e coraggiosa e il fratello Astolfo in prima linea ad affrontare ed ad aiutare i partigiani in questa guerra che li ha coinvolti e che li ha fatti crescere velocemente.
Recensione:
Riflessione quanto mai attuale sulla resistenza per capire i danni che la guerra fatta e voluta dagli uomini, coinvolge tutti, di tutte le età ed estrazione sociale che porta alla disperazione, ma che in questi momenti crea alleanze pronte anche al costo della vita a ribellarsi per non accettare passivamente quello che ci viene vomitato addosso.
