Lorenzo è un diciannovenne che ha appena fatto la maturità. Ha tutto quello che un ragazzo può desiderare: buoni voti, ammissione all’università, è bello e ha una famiglia che gli vuole bene…forse troppo! Sarà questo “troppo” che gli fa mancare la cosa più preziosa: la libertà, quella che Lorenzo cerca per poter prendere in mano la propria vita senza che sia qualcun altro a farlo al posto suo anche sbagliando.
Lorenzo decide quindi che la soluzione è solo una: quella di chiudere con la sua vita precedente. In un momento di rabbia, nei confronti della madre, salta su un camion senza saperne la destinazione e fugge.
Si ritrova a Riccione, meta di divertimento, solo, senza soldi e senza cellulare per non essere ritrovato. Qui inizia una nuova avventura dove può contare solo sulle sue forze. Troverà e proverà nuove emozioni sempre alla ricerca di se stesso. Incontra nuove amicizie, un lavoro “alternativo” per potersi mantenere e cambia nome in Cris.
In un turbine di sentimenti incontrollabili, che Lorenzo/Cris non sempre riesce a contenere, questo romanzo mi è piaciuto anche se non ho condiviso la scelta del protagonista che ha preferito la fuga a un dialogo con la famiglia per riuscire a risolvere una situazione che gli andava stretta.
