Il romanzo che la scrittrice scrive in versi è ambientato inizialmente nel South-Carolina e poi a New York, tra gli anni sessanta e settanta, quando erano attuali temi come la segregazione razziale e la lotta per i diritti dei neri. E’ la storia di Jacqueline Woodson, che racconta la sua infanzia di bambina afroamericana.
La sua storia si snoda tra i ricordi di quando è a Greenville, insieme ai nonni e i fratelli, e quelli dopo il trasferimento a New York, dove la famiglia di Jacqueline spera di avere di maggiori possibilità. Se Greenville è lo scenario dove tutto è perfetto protetti dalla routine fatta di piccole cose accanto alle persone a cui vogliamo bene, come i nonni, gli zii, dall’altra c’è New York, dove la vita è quella reale, fatta dalla scuola, dall’amore per la natura e quella per i libri.
Il libro mi è piaciuto soprattutto per la scelta dei versi che ne fanno una lettura veloce, che riesce a mettere a fuoco i vari ricordi che la scrittrice ha condiviso con noi, in maniera veloce come se stessimo guardando una fotografia.
