Tutta intera è un romanzo difficile, con tematiche estremamente forti e attuali, tuttavia la forma scelta per narrare questa storia non mi ha proprio convinta.
È la storia di tante vite che si intrecciano ma non vengono mai approfondite e al centro c’è Sara, voce narrante che si sente fuori posto, figlia adottiva di un professore di liceo, con uno zio proprietario di un frutteto dove lavorano persone sfruttate. Questo libro riesce a parlare di razzismo e sfruttamento, ma anche di famiglia, appartenenza e adozione. Nella voce di Sara si avverte il disagio e la voglia di trovare una propria identità e un posto, come se la sua vita non fosse realmente sua e questo si capisce anche attraverso i racconti delle vicende del passato.
Le dinamiche familiari e amorose di Sara si intrecciano con il suo percorso a scuola con i ragazzi, ma per tutto il racconto mi è mancato qualcosa, un vero desiderio di proseguire.
L’altro aspetto riguarda l’interezza del racconto, che sembra sconclusionato, che non mi ha dato quella sensazione di completezza, quella risoluzione quantomeno di alcuni problemi.
commento-Tutta intera
316
♥ ♥ ♥