Un ragazzo è quasi niente: recensione

da naofal bidal
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Scritto da: Lisa Balavoine

Casa editrice: TERRE DI MEZZO

Riassunto:

Il libro parla di un ragazzo, Romeo, che racconta la sua vita che inizialmente sembrava una routine, ma che poi è stata “stravolta” da un incontro elettrico.

Romeo è un ragazzo che si sente diverso dagli altri, che ha già capito da piccolo cosa il mondo si aspetterà dai maschi e che va contro lo stereotipo del maschio forte e che non prova emozioni. Romeo è amante della musica di un’altra epoca (infatti spesso ha detto che è nato nell’epoca sbagliata), con una vita in solitudine dove non parla con nessuno a parte con suo zio che ha un negozio di dischi (che la definisce la sua vera casa), con il quale parla di tutto ciò che gli accade e al quale chiede anche consigli.

Romeo a scuola incontra una ragazza, Justine, che la definisce “la ragazza fringuello”, della quale s’invaghisce e che gli provoca i nodi allo stomaco quando la vede, che però con lei avrà solo un rapporto amichevole molto stretto, nonostante un bacio molto intenso dl quale Justine non ricorda nulla.

Romeo con i propri genitori non ha un rapporto normale, sono assenti nella sua vita e lui li vede come persone fredde prive di emozioni, infatti vorrebbe scappare di casa, anche se poi alla fine, la madre svelerà tutto il suo passato a Romeo, rivelando il motivo della sua freddezza e serietà verso chiunque. Da quel giorno Romeo e i suoi genitori inizieranno ad avere un rapporto famigliare più “affettuoso” di prima.

Il ragazzo, inoltre, ha vissuto una serie di atti di bullismo contro di lui ai quali non ci fa molto caso o almeno non gliene importa più di tanto. Invece fa caso ad un atto di bullismo, non contro di lui ma contro la sua amica Justine, dove è stata registrata mentre faceva sesso con il capo branco dei bulli, che successivamente è stato diffuso su internet a tutta la scuola, e perciò, Romeo e Justine, dopo che quest’ultima si è chiusa in camera per molto tempo dicendo ai suoi genitori che aveva la fobia scolastica, hanno escogitato un piano per “vendicarsi” ma allo stesso tempo dire a tutti che Justine in quel video non si sente una “troia” ma si sente solo abbandonata a se stessa in un momento di libertà che ha deciso di condividere con un ragazzo che sembrava della stessa idea; e perciò hanno indetto un’assemblea d’istituto per parlare del diritto di libertà, parlando anche del video e dicendo alla scuola chi è stato l’artefice di ciò.

Successivamente c’è stato uno “scontro” tra il bullo e Romeo, dove entrambi cadono giù da un ponte.

Il libro termina con Romeo che si sveglia in ospedale e che vede Justine li seduta sulla poltrona accanto a lui.

Commento:

Il libro devo dire che inizialmente non mi è piaciuto per niente, era poco scorrevole e non c’era nulla d’interessante, poi però quando ha iniziato a fare un po’ di riflessioni sullo stereotipo maschile mi sono rivisto un po’ in lui con le sue stesse idee, oppure quando hanno iniziato a discutere sul modo per far “vendetta” al bullo facendo un’assemblea l’ho trovato molto interessante. Quindi ho trovato interessante il libro più verso la fine che verso l’inizio. La parte più bella è quando dice:
“I maschi hanno corpi possenti

I maschi non piangono mai

I maschi sono dei combattenti

I maschi sono guerrafondai

I maschi premono il grilletto

I maschi prendono le cose di petto

I maschi devono essere virili

I maschi provano sempre attrazione

I maschi non sono gracili

I maschi amano le ragazze facili

I maschi hanno sempre ragioni”

Con queste frasi sono stati riassunti tutti gli stereotipi che il maschio deve rispettare, e la trovo bella questa parte perché in così poche righe vengono menzionate quali caratteristiche deve avere un maschio e ciò ti può far capire quanto poco “originale” può essere un maschio che segue tutti questi stereotipi, infatti io, come Romeo vado fuori dagli stereotipi.

Un’altra parte bella è verso la fine del libro, quando dice che un maschio che si trova meglio a relazionarsi con le ragazze che con i ragazzi debba essere per forza gay; questa cosa “l’appoggio” molto dato che mi è capitato di sentire dire queste cose verso un mio amico; infatti, un ragazzo può essere anche la più persona più etero del mondo e avere più amiche femmine che maschi; che poi la cosa vale anche inversa, una ragazza può avere più amici maschi che femmine.

Una cosa che non ho amato molto è che il libro è scritto come il testo di una canzone o di una poesia, frasi brevi che non arrivano all’altro lato della pagina, ma d’altronde il libro è scritto in prima persona quindi penso sia normale.

Osservazioni:

Un’osservazione che ho fatto è che i pensieri di Romeo sono veritieri, “puri”, ragazzo della sua età, infatti come dice lui, è un ragazzo che ha capito molto presto cosa si aspetta il lindo dai maschi, in poche penso che sia cresciuto mentalmente in fretta dato il contesto sociale in famiglia nel quale si è ritrovato, dato che da piccolo non ha avuto un’infanzia bella dove i suoi genitori erano presenti.

Da tutto ciò ho capito che Romeo è cresciuto così in fretta che ha capito di poter essere in grado di gestirsi ed essere indipendente, e questa cosa la collego al suo pensiero di voler andare via da casa.

Esaltazione:

La cosa più bella del libro, come ho già, detto prima, è che va a toccare una tematica molto importante, cioè la libertà di essere se stessi senza etichetta.

Una cosa che non ho amato molto è che il libro è scritto come il testo di una canzone o di una poesia, frasi brevi che non arrivano all’altro lato della pagina, ma d’altronde il libro è scritto in prima persona quindi penso sia normale.

Conclusione:

Alla fine, questo libro mi ha fatto capire che la libertà di essere se stessi e di non dover seguire uno stereotipo è molto importante; e che se c’è qualche problema con qualcuno, la discussione del problema con colui che l’ha provocato è molto importante.

Disegno allegato:

Nel disegno ho raffigurato un ragazzo, Romeo, con la testa aperta dal quale escono tutti i suoi pensieri; infatti, ho raffigurato dei dischi e il basso per la musica, una ragazza che rappresenta Justine, la sua famiglia, il gruppo di bulli, una valigia che rappresenta il suo voler andare via e qualche lampo che rappresenta l’elettricità che Justine provoca a Romeo.

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