Libernauta
Daniel Pennac, Grazie, Feltrinelli, 2004, p. 68 Il discorso di ringraziamento di uno scrittore chiamato sul palco per ricevere un premio si trasforma in un viaggio amaro e spietato dentro la memoria. Una resa dei conti in cui i conti non tornano Andrea Pomella, Anni Luce, ADD Editore, 2018, p. 149 La musica ha un potere evocativo immenso, soprattutto quella che ci traghetta all’età adulta. L’autore racconta di una passione e di un’età incerta e la sua voce conserva in sé le tracce di quella di Eddie Vedder, il cantante dei Pearl Jam. Questa è la storia di un viaggio al crepuscolo del secolo, una spedizione da vagabondi sulle strade d’Europa per esorcizzare la paura della vita adulta che bussa alle porte. Gianmarco Tricarico, Dolci traumi, Miraggi Edizioni, 2018, p. 128 Da uno dei migliori poeti slammer italiani, una raccolta di testi sui suoi e gli altrui “Traumi”, tra tenerezza e battute fulminanti, umorismo e burbera comicità, ma anche citazioni colte e crepuscolari. Cynthia Voigth, Orfe, Mondadori, 2000, p. 70 Orfe fa la cantautrice ed è completamente posseduta dalla musica e dal suo potere. E, mentre il successo diventa sempre più vicino, incontra anche l’amore. Michael Zadoorian, Beautiful music, Marcos y Marcos, 2018, p. 399 Danny non ha i vestiti giusti, non è sportivo, non è abbastanza figo. Per le ragazze è trasparente, per i bulli del liceo un bersaglio mobile. Lui però ha un’arma che lo rende invulnerabile: il rock fantastico delle radio indipendenti, dei dischi comprati con i suoi risparmi; la musica che lo accompagna sempre nella testa, che gli dà la carica a ogni passo. LIBERNAUTA 2000 > 2020 114
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