Libernauta
Peruzzi” di Scandicci, il “Meucci” di Firenze. E sempre loro, attraverso un questionario, connotarono la lettura negativamente, identificandola con i classici “mattoni” e collegandola a termini quali solitudine, noia, obbligo, dovere, studio, imposizione, punizione. Soltanto per le ragazze rappresentava anche evasione. Dall’indagine non emergeva distinzione tra lettura personale e lettura scolastica, poiché soltanto pochissimi di loro si dedicavano a letture ispirate a gusti personali, nonostante la lettura fosse rico- nosciuta come attività utile e formativa. Parallelamente vennero alla luce anche i loro desideri. Avrebbero letto volentieri: • libri brevi e scritti in maniera comprensibile; • storie gialle, horror e di fantascienza; • storie che avessero per protagonisti loro coetanei; • storie sentimentali e amori combattuti; • storie attuali che affrontassero problemi tipici dell’adolescen- za; • storie adatte a livelli di età molto diversi tra loro. I risultati di questa indagine diventarono le barre del timone che hanno delineato la rotta seguita dalla Biblioteca di Scandicci allo scopo di soddisfare i bisogni emersi, dando così forma a Libernauta, un progetto ampio in cui il concorso è il motore su cui si innestano, fin da subito, vari assi: • incontri con scrittori e personaggi dello spettacolo; • bibliografia ragionata per il giovane lettore; • impulso per la creazione, l’aggiornamento e il rinnovamento della sezione giovani della Biblioteca di Scandicci e di quelle delle biblioteche del Sistema documentario dell’Area Fioren- tina; • laboratori di scrittura per ragazzi e insegnanti partendo dall’analisi di modelli narrativi contemporanei; • convegni, seminari di riflessione, corsi di formazione e aggiorna- mento; • ricerche sociologiche; LIBERNAUTA 2000 > 2020 18
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