Libernauta

quindi qualcosa di noioso, qualcosa che non si sceglie per dedicarsi ad un piacere personale. Così ci siamo rivolti direttamente agli in- segnanti che non sempre hanno capito la nostra proposta: se alcuni davano priorità alla lettura dei classici, altri ci hanno seguito con entusiasmo». «Devo dire», prosegue Patrizia, «che abbiamo avuto il favore soprattutto degli insegnanti degli istituti tecnici e professionali, forse più motivati nella ricerca di uno strumento valido per accendere curiosità ed interesse tra i loro studenti, sta- tisticamente non molto dediti alla lettura». Altra strategia usata è stata quella di rendere protagonisti non i libri o gli scrittori ma proprio i giovani, non solo quelli bravi a scrivere, anzi! Abbiamo cercato di valorizzare soprattutto i “ragazzi difficili”. Libernauta ha dato loro la possibilità di raccontarsi attraverso le recensioni. Ha fatto diventare il libro un tramite per trasmettere le impressioni sulla propria vita, sul mondo. E poi finalmente è stato offerto loro il “potere” di dare il voto al libro, di giudicarlo senza contenersi, nel bene e nel male. Per uno studente partecipare a Libernauta significa essere libero di esprimere un’opinione senza il timore di essere giudicato o, peggio, valutato con un voto. Anzi, il ragazzo prova l’ebbrezza di essere lui quello che nella recensione dà il voto al libro. Questo dice un ragazzo dell’ITI Leonardo da Vinci di Firenze, in una pubblicazione a cura della biblioteca scolastica. Questa scuola, grazie al lavoro costante e instancabile delle sue bibliotecarie, ha realizzato negli anni lo scopo principale del nostro progetto. Da realtà che ben identificava la tribù dei non lettori, è diventata una comunità di ragazzi che, non solo leggono, ma hanno imparato ad esprimersi così bene da essere sempre tra i primi classificati del concorso. Senza dubbio un fiore all’occhiello nella storia di Liber- nauta. Dobbiamo dire che non tutti i bibliotecari hanno colto l’opportunità di potersi rapportare direttamente con i giovani che, grazie al con- corso, sono sollecitati a venire autonomamente in biblioteca. Oc- PRESENTAZIONE 25

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