Libernauta

tenendo fede a un patto stabilito con il cuore della nostra disciplina: il libro al centro delle attività di Allibratori. Libernauta è stato quindi l’ambiente più favorevole allo sviluppo delle nostre competenze. Humus inesauribile e nutriente. Un’idea semplice dai tratti ellenistici, comprensibile da tutti e allo stesso tempo profonda e dispensatrice di abbondanza. Sbocciata dalla felice intuizione di un trio che ha accompagnato il progetto per un lungo periodo – Patrizia de Pasquale, Paola Zannoner e Stefano De Martin–e che, oltre alla vita, gli ha dato sostanza culturale, economica e passionale. L’idea era quella di portare i libri e le storie tra i giovani. Raccontarglieli creando i presupposti e la curiosità necessaria affinché scaturisse in loro il moto autonomo di andare in biblioteca a prenderli in prestito per leggerli, recensirli e quindi vincere dei premi. Semplice, no? Sulla carta non faceva una piega. All’atto pratico poi la realtà era più omeno la se- guente: affrontare moltitudini di individui che alla parola “libri” e “lettura” si alzavano e uscivano di classe, che si nascondevano dietro muraglie di zaini, che roteavano gli occhi al cielo evocando entità pagane che mettessero fine a quel supplizio. Le note di colore a riguardo potrebbero andare avanti all’infinito e poggiano la loro autentica rilevanza sul dato rilasciato dall’Istat qualche anno fa, secondo cui solo il 40,6% degli italiani legge almeno un libro all’anno. In una classe media di 25 alunni, in genere, i lettori forti si contano sulle dita di una mano. Chi legge, va da sé, non ha certo bisogno del nostro intervento per dirigersi verso i ricchi scaffali di una biblioteca. Ma l’enorme massa refrattaria all’intima esperienza dell’immersione in un testo è un’inesauribile fonte di ricchezza per chi, come noi, è appassionato dei processi narrativi che creano, sviluppano e tentano di risolvere i conflitti. L’uomo ha bisogno di storie e, per questo, il cervello diventa uno strumento di sopravvivenza. Poi ci sono altri elementi in grado di integrare l’esperienza di un lettore. Uno di questi è il background culturale che definisce il modo stesso in cui il lettore interpreta il mondo. A tal proposito, Maryanne Wolf parla di “deep reading”, ossia un raffinato sistema di talenti attraverso i quali raggiungere la dimensione contemplativa della lettura. Uno di questi è l’analogia LIBERNAUTA 2000 > 2020 34

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