Libernauta
PRESENTAZIONE Libernauta lettore nativo digitale Stefano De Martin ideatore di Libernauta N el bricolage dei consumi culturali, la lettura di libri cartacei risulta da tempo in affanno. Se per “lettura” intendiamo quel- l’interrogare i tradizionali caratteri tipografici, la sua pratica – negli ultimi vent’anni – si è profondamente modificata. Il libro è in caduta libera come tutti i supporti dotati di fisicità, di peso e forma. Il più scorre per altre vie, si dirama lungo le nervature im- materiali del digitale e quei caratteri ci vengono depositati su altri devices che possiamo interrogare diversamente. App e piattaforme ora a disposizione per accedere a letture leggere, tentacolari, ag- gredite da messaggi pubblicitari e figure in continuo movimento. Stiamo mutando antropologicamente, direbbe Pasolini, svendiamo l’intimità per surfare in superficie; coltiviamo meno la nostra interiorità soggettiva , quella che trovava terreno fertile proprio tra le pagine di un libro, suggestionati dalle luci e dal clamore del richiamo consumistico. Ma si continua a leggere; lo si fa in modo meno scontato e lineare, lo si fa, a volte, senza saperlo. Un lettore oggi, deve essere in grado di inseguire i propri eroi dove questi decidono di fermarsi secondo modalità e tempi che spesso non ci è dato di conoscere; deve saper collegare le storie, le fonti, i riferimenti più differenti. Un lettore nativo/digitale entra dalle pagine cartonate per passare da youtube e/o da netflix e/o dagli scambi amicali di messaggistica e/o da inserti vari e/o dai gadget in edicola, e/o altro ancora; li attraversa tutti, ricomponendo trame mediante suggestioni e impulsi multisensoriali. 39
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