Libernauta

Gli adolescenti sono i cittadini che leggono di più (l’80% lo fa abitualmente). Varcato il tempo dello studio si toglieranno attenzioni e spazi a tale abitudine; resisteranno, dispersi in tribù corteggiate dalle case editrici, i cosiddetti lettori forti . Secondo una inchiesta sui consumi culturali giovanili (2020) 1 , il “piacere” del libro coinvolge 5 intervistati su 10 che diventano 7 tra i laureati e 4 tra i meno sco- larizzati. Nell’adolescenza la lettura incrocia le domande sul mondo e i sogni con una intensità particolare; un libro, una storia, una trama si fanno fidati “compagni di viaggio”. Il libernauta – quello incontrato negli ultimi venti anni – è innanzitutto un “terrestre curioso” (sottotitolo del concorso inventato a Scandicci). Ha sapienza digitale; è molto giovane e, dunque, sa di essere – in questa irri- mediabile fase di denatalità – una rarità, ma con il futuro dalla propria parte. I Libernauti frequentano gli istituti superiori – o sono al primo anno di università – e dunque è concesso loro di vivere il tempo con qualche spensieratezza. Sanno navigare sul web, usano frequentemente i social network, guardano la tv gratuita o a pagamento, agganciano le piattaforme e gli streaming, giocano a videogame, scaricano musica e letteratura, si informano sul cellulare... I contenuti si dispongono confusamente ma il Li- bernauta recupera quanto serve, seguendo un proprio personale percorso. L’habitat favorevole del Libernauta è quello dove può incontrare bibliotecari e docenti altrettanto curiosi, che hanno l’ambizione di costruire ponti e aspirano a essere ricordati dai loro ragazzi e ragazze. Un valore aggiunto lo si ritrova proprio in questa alleanza intergenerazionale e nella scommessa di portare i libri dentro il vissuto in uno scambio che genera senso nuovo, che rende vive parole, immagini, trame e personaggi, in cui il lettore, lector in fabula , è il nocchiero del viaggio (per dirla alla Umberto Eco). Risulta evidente, da quanto detto, che aver a che fare con i Libernauti non è semplice; non si tratta di organizzare scaffali di libri e consigli di lettura, né solamente andare di classe in classe con valigie cariche dei volumi dell’annata. Ci vuole uno sguardo LIBERNAUTA 2000 > 2020 40

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