Libernauta

lungo, professionalità, azioni amministrative a tutto campo dove mettere insieme politiche giovanili, eventi culturali, piani social raffinati, collegamenti tra scuole e territorio. Un piano che veda alleati biblioteche civiche, luoghi della formazione, spazi culturali, librerie, editoria, etc. e che, col pretesto del libro, intendano comporre un lavoro di pubblica utilità. Mettere al centro un cit- tadino che chiede attenzioni ma anche suggestioni poetiche, bisogni fantastici, sensazioni fisiche. I Libernauti si aspettano di essere segnati – e di lasciare il segno – in ciascuno di questi ambiti; aspirano ad abitare una città dove il dialogo tra le gene- razioni sia intenso, proficuo e generativo. Anni orsono mi ponevo alcune domande: «Ma in fondo cos’è Li- bernauta? Un progetto-giovani per scuotere imberbi coscienze sopite? Una iniziativa di promozione della lettura (e di marketing) di biblioteche particolarmente attive? Un invito al rinnovamento della didattica a uso e consumo di scuole alla ricerca di nuove identità? Un evento culturale lungo un anno?» 2 . Il successo della formula sta nell’aver dato una risposta originale a tutte queste domande; il favore che ha incontrato la proposta si deve alla sua poliedricità, alla capacità di parlare diversi linguaggi, di attraversare confini, di credere nella potenza della lettura e dei lettori più giovani. Libernauta ha colto la potenza della lettura come creatrice di realtà virtuale. è un dispositivo ancora vivo da consegnare ai decisori politici per i nuovi tempi che ci attendono. PRESENTAZIONE 41 1 Istituto Giuseppe Toniolo, La condizione giovanile in Italia. Rapporto Giovani 2020 , Il Mulino, 2020. 2 Libernauta: appunti di viaggio per giovani lettori, a cura di Stefano De Martin, Patrizia de Pasquale, Desideria Gandolfi, Valentina Kuhfus, Giunti, 2007 .

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