Libernauta

Seconda navigazione A ottobre dello stesso anno mi segnai alla nuova edizione di Li- bernauta e uno sguardo alle copertine dei libri in concorso mi fece capire che forse stavolta avrei trovato l’ispirazione. Memore del- l’approccio scolastico tenuto in precedenza decisi di lasciarmi tra- sportare dall’emozione, e se fossi rimasto antipatico a chi avrebbe letto le mie recensioni ne avrei pagato le conseguenze. Che dire, viaggiai nel tempo e nello spazio, sognai e soffrii, mi incazzai e mi sentii ispirato, e scrissi queste impressioni sulle cartoline predisposte. Giudice impietoso e altero, esigente e disilluso non nascosi ciò che pensavo. Forse lo spirito giusto era questo perché ricevetti un’altra lettera di invito alla premiazione che si sarebbe svolta a Scandicci presso il Teatro Studio. Subito dopo l’esame di maturità, che fu per me una liberazione, leggero come una piuma mi avviai verso la cerimonia di premiazione del Libernauta. Con somma sorpresa vinsi il primo premio, un biglietto interrail per viaggiare in treno in tutta Europa: altra estate indimenticabile! Unico rammarico l’aver raggiunto il limite di età per partecipare al concorso l’inverno seguente, ma non era finita. Una nuova rotta Fui chiamato da Patrizia de Pasquale dello staff della Biblioteca di Scandicci per partecipare alla scelta dei libri per l’edizione 2006/2007 del concorso. Praticamente passai dall’altra parte della barricata, il sogno impossibile di ogni studente. Si chiudeva il cerchio: da lettore/re- censore in concorso sarei diventato lettore/recensore dei lavori dei concorrenti? Era come assumere il punto di vista del riflesso nello specchio: prospettive diverse della stessa immagine. Iniziai a fare pubblicità a Libernauta con tutti i ragazzi in età scolare che incontravo tipo: “sei un tipo sveglio, perché non ti iscrivi a Liber- nauta?”, oppure: “a te piace leggere no? E allora perché non partecipi a Libernauta?” con differenti livelli di successo. INTERVENTI 47

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