Libernauta

LIBERNAUTA 2000 > 2020 60 Venti anni di esperienza e di racconti. Venti anni in cui la lettura è stata vissuta sui banchi di scuola come piacere della scoperta e non come un obbligato percorso scolastico. Il plauso che mi viene dal cuore è per chi con coraggio e tenacia continua a credere nella lettura, a Libernauta , progetto che è riuscito a creare quello che tutti noi appassionati di libri vorremmo: stimolare la curiosità per le pagine scritte in chi si sta formando, in coloro che nel futuro potrebbero diventare lettori forti. Ma se la lettura è un atto solitario, sicuramente intimo, non è così la cultura. Questa è, a mio vedere, un’azione collettiva, che senza condivisione non trova la sua esistenza. Se dovessi descrivere Libernauta usando poche parole potrei farlo con le due che ricorrono proprio in queste mie frasi: lettura e cultura. Una imprescindibile all’altra: una capace di far crescere il singolo, l’altra capace di unire la collettività. E se per la lettura il progetto Libernauta dedica il suo tempo nelle scuole, nella cultura tende a collegare le sue azioni alle tante realtà del territorio, così come è accaduto con La città dei lettori a Villa Bardini. Una condivisione che ha rappresentato la visione di un percorso di crescita, dinamico e plurale, mettendo la propria esperienza a disposizione di altre e più giovani realtà associative. A Libernauta e ai suoi realizzatori va il mio sincero sostegno e i miei migliori auguri, affinché questo percorso non si fermi ma rad- doppi, triplichi, quadruplichi i suoi anni nella certezza che la lettura sia una passione diffusa e partecipata.

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