Libernauta
LIBERNAUTA 2000 > 2020 Non proprio. Il progetto nasce e si sviluppa all’interno della rete bibliotecaria. Non ha esattamente fini pedagogici di didattica della lettura, ma certamente ha fini formativi di promuovere la lettura in una fascia d’età che sembra inafferrabile. Ci siamo dati criteri per la scelta dentro la vastissima produzione editoriale e cioè di proporre una narrativa di qualità e non cedere alla lusinga com- merciale, che spesso propaga stereotipi, per compiacere il pubblico. Dobbiamo muoverci un po’ sul filo del rasoio tra una letteratura che necessita un lettore esperto, dai gusti più sofisticati, e una produzione di facile consumo che non comporta alcun cambiamento nelle abitudini alla poca se non nessuna lettura. Ci siamo anche proposti di far conoscere una piccola e media editoria che spesso non sfonda la visibilità commerciale, ma che offre buoni libri, e soprattutto crea nicchie di lettori per giovani poeti, illustratori, nuove voci della narrativa, italiana e straniera. Cerchiamo insomma di mostrare la vitalità e la creatività del mondo del libro, in cui i Li- bernauti possono rispecchiarsi e trovare ispirazione. In vent’anni di mutamenti persino biologici (si parla di digital born, quindi…), i Libernauti non si sono limitati a leggere e recensire i testi (come chiediamo ancora per un concorso che è essenzialmente di lettura), ma hanno scritto canzoni, suonato, recitato, partecipato a laboratori, campi scuola, festival, hanno lavorato nelle biblioteche e nel festival Libernauta, intervistato autori, inventato blog, realizzato video, spettacoli, mostre, pranzi a tema, giochi, sempre guidati o per meglio dire stimolati da docenti coinvolti in un progetto che è soprattutto una rete tra biblioteca, scuola, ammini- strazione pubblica, agenzie formative, associazioni, editori, scrittori, mondo della comunicazione. Quel che non è cambiato è l’obiettivo: per partecipare a Libernauta occorre leggere. Leggere da uno soltanto a tutti i libri (e sono quindici, e qualcuno li legge tutti), scrivere una recensione, inviarla. Continua a vincere chi legge e scrive un testo sentito, ori- ginale, che esprime opinioni e sentimenti personali. Nè è cambiato il modo con cui andiamo a catturare lettori e cioè tramite animatori o per meglio dire “allenatori” della lettura, 64
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