Libernauta

ciascuno per sua parte e competenza, abbiano cooperato attraverso strategie condivise, mettendosi in gioco spinti da un obiettivo chiaro e univoco, che nel tempo non è mai cambiato, benché siano in questi vent’anni cambiate moltissime cose nella società, sopratutto nei linguaggi e nella comunicazione. Leggendo questa pubblicazione avrete modo di scoprire ogni ingrediente e ogni professionalità che ha dato questa longevità al progetto, continuando ad appassionare generazioni di adolescenti, appartenenti ad ogni tipologia di scuola. Si va ben oltre, infatti, al concetto di liceo, o “di andare bene a scuola”, poiché l’interesse che viene stimolato è dentro ciascun ragazzo e non appartiene a nessun percorso specifico di formazione. Libernauta ha voluto e ha saputo anche superare le barriere sociali e culturali, proprio perché colloca i libri e l’esperienza della lettura nell’ambito creativo, emozionale, personale e non su quello del rendimento e obbligo scolastico. Quello che ci dice la storia di Libernauta credo possa avere un significato più ampio, generale, in materia di politica culturale. Ci indica che la strada della concertazione davanti a sfide difficili e il metodo delle alleanze tra le varie anime in campo, oltre ai rigidi confini di mansioni e convenzioni, sono gli elementi vincenti quando si opera in settori complessi come quelli della creatività e della scuola. In fondo il segreto di una buona amministrazione, sopratutto in materia culturale, sta proprio nell’ascolto, nell’analisi e nella de- finizione di obiettivi forti e condivisi, che sappiano portare ad azioni concrete, tanto da incidere sulla qualità della vita delle persone e da generare buone pratiche valide anche per il futuro. Ci auguriamo che Libernauta abbia davanti a sé ancora tanti anni e che rimanga un esempio, grazie anche a questa pubblicazione, di come sia possibile arrivare dove sembra impossibile, come al cuore dei lettori adolescenti nativi digitali. Buona lettura! LIBERNAUTA 2000 > 2020 8

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