Libernauta
Luigi Ballerini, Non chiamarmi Cina!, Giunti, 2012, p. 142 Lui, Toto, è un normale liceale appassionato di calcio, anche lei, Rossana, è una liceale milanese, ma di origine cinese. Si incontrano, o meglio, si scontrano un martedì mattina in metropolitana e per Toto è il colpo di fulmine, non avrà pace finché non la ritroverà. Claudio Barella, Il rabdomante, L’autore libri, 2004, p. 192 Carmona, America latina: una città che si appresta a vivere il proprio periodo peggiore, sotto il duplice incubo di una stagione di forte siccità e del golpe del capriccioso, volubile colonnello Roque: un vero e proprio attentato alle più elementari dignità umane. Ishmael Beah, Memorie di un soldato bambino, Neri Pozza, 2007, p. 249 Ishmael è stato un bambino soldato ed è riuscito a raccontare in prima persona la sua terribile esperienza. La squadra era la sua famiglia, il fucile il suo custode e protettore, l’unica regola era uccidere o restare uccisi. Yassir Benmiloud, Allah superstar, Einaudi, 2004, p. 138 Kamel ha vent’anni, vive a Parigi, è algerino e vuole diventare… un comico- terrorista. L’Islam come non lo aveva mai raccontato nessuno, in un libro atroce e beffardo, irriverente e provocatorio. Francesco Carofiglio, Wok, Piemme, 2013, p. 125 “Le ceneri di Alice in un termos nel cruscotto, la vecchia Dodge di famiglia, l’America davanti, e un vecchio Navajo, suo nonno.” Il viaggio “on the road” di Wok, quindicenne, sulle strade delle antiche terre indiane alla scoperta del proprio passato. Gabriele Clima, Continua a camminare, Feltrinelli, 2017, p. 160 Due ragazzi camminano di notte nel deserto. Due voci che si alternano per raccontare cosa vuol dire avere tredici anni a Raqqa. Fatma e Salìm, due facce della stessa guerra, entrambi vittime, messi su un cammino che non hanno scelto loro. Eppure, in quel cammino d’odio e di buio, qualcosa si scorge: briciole di bellezza che neanche la guerra è riuscita a spazzare via. Francesco D’Adamo, Storia di Iqbal, E.Elle, 2001, p. 155 La storia vera, raccontata da una sua piccola amica, di Iqbal Mashir, il giovanissimo tessitore di tappeti che denunciò lo sfruttamento dei bambini in Pakistan. I LIBRI 95
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