Il libro racconta di Rudder, Rosa e la madre che sono appena usciti dalla comunità religiosa dei pellegrini perché non potevano fare niente e quando Rudder ha letto un libro non religioso l’hanno bruciato e lui si è ustionato le mani per prenderlo. Così cercano di adattarsi alla vita nel mondo esterno per questo il libro si chiama Rose, fuori dal mondo. Così inizia a frequentare un ragazzo di nome Kye che però insieme a un complice gestisce un sito illegale che alla fine viene chiuso.
A me è piaciuto molto questo libro perché dimostra come si è trasformata la società di oggi cioè con alcune persone capaci di fare qualsiasi cosa solo per pensare a loro stesse senza rendersi conto delle conseguenze che potrebbero procurare soprattutto ad altre persone. Ma anche che per alcuni è invece più difficile inserirsi nella società come
per Rudder e per Rose che non è riuscita a capire di quali persone fidarsi veramente.
Infatti sono proprio le persone che si inseriscono peggio che a volte subiscono delle ingiustizie.
Ho capito anche come deve essere stato difficile per Bianca, sorella di Kye, interpretare per tutto il tempo il ruolo di un personaggio che non era lei ed essere sempre costretta a comportarsi male soprattutto con Rudder come se stesse recitando e mantenere così a lungo una verità tanto complicata.
Di questi problemi adolescenziali se ne parla molto oggigiorno e si discute di come risolverli. Però è stato anche egoista da parte del padre dimenticare la sua famiglia come se niente fosse e formarne un’altra solo perché non fa più parte della comunità.
Io spero che in futuro le cose migliorino come per Rudder e Rose che hanno ritrovato la loro vita.