Venerdì 19 maggio in un liceo di Bologna alle ore 11,56 scoppia una bomba e Michela, che può riavvolgere indietro il nastro solo di ventiquattro ore, spera di riuscire a cambiare il corso della storia, ma non è così facile. In realtà questa è una missione come le altre, anzi forse anche più semplice, ma qualcosa non funziona; MARIE, l’intelligenza Artificiale della base degli Agenti Temporali, il super-computer a cui tutti fanno affidamento e che non ha mai sbagliato, ha “l’indecidibilità probabilistica più alta del solito, … Potremmo definirla come una Nebbia molto fitta che permette di sapere quello che in realtà è accaduto con un importante margine di errore che si aggira al 50%…quindi una cosa potrebbe essere giusta oppure no”.
La nebbia viene descritta come un evento che accadde e che danneggia il protagonista in che modo: la prima fa un po’ male, la seconda inizia A tossire sangue dalla bocca, LA terza volta si sta molto male, ma alla quarta volta c’è la possibilità di morire perché MARIE l’AI ricrea la linea, ma non completamente.