Il libro descrive la storia di Sara, che da bambina si chiude in bagno, decisa a schiarirsi la pelle con una bottiglia di candeggina. Attraverso gli occhi della protagonista e, di rimando, attraverso gli sguardi di chi intorno a lei la chiama per nome, senza riuscire ad abbinarlo alla pelle, il racconto rivela quanto sia complesso definire un’identità per chi non ne può avere una soltanto. L’adozione internazionale, il razzismo, il mondo delle seconde generazioni sono al centro di un romanzo potente, a tratti aspro, che racconta senza reticenze la realtà dell’Italia di oggi.
Il libro tiene conto del tema razzismo dell’autoanalisi, perché questa bambina sarà esclusa, presa di mira, insultata… mentre l’autoanalisi, prima di tutto che cosa è?
CON l’autoanalisi è possibile prendere coscienza delle aspirazioni, delle contraddizioni e dei conflitti. Nel mio caso, ogni mattina la pratico per un’ora e mezzo, abbinandola a esercizi di concentrazione e di meditazione.
La ragazza, infatti, abbandonerà gli studi e compirà una analisi su se stessa ogni giorno , e all’inizio della storia lei è una maestra che racconta la sua storia e secondo me e una cosa buffa.