Scritto da: Francesco Benedini
Casa editrice: PELLEDOCA
Riassunto:
Gionata, figlio di un camionista, si è appena trasferito in una nuova casa, dove ha conosciuto la sua vicina Camilla. Successivamente collabora alla messa in scena di “La Tempesta” di Shakespeare, e grazie all’amico Mattia dove lì conosce Zoe, una ragazza della quale s’innamora e che lo tiene a una certa distanza; Zoe è ossessionata da “La Tempesta” di Shakespeare; in più durante il corso della storia chiede a Gionata di superare per lei alcune “prove” d’amore, però tra i due non ci sarà nessun rapporto. Gionata con il tempo inizia a capire che c’è qualcosa che non va, si sente circondato da membri di una setta, ispirata a Setebos, il demone citato ne La Tempesta, nome che ha già visto scritto sulle pareti del teatro; in fatti lo spettacolo è solo una messa in scena, gli attori sono membri di una setta e voglio evocare sete Setebos.
Le prove d’amore alle quali Gionata viene sottoposto fanno arte del processo per l’evocazione di Setebos, che adesso è dentro di lui. Con il tempo Gionata è passato, quindi, da tecnico delle luci ad attore della messa in scena; e durante lo spettacolo, quando si è chiuso il sipario, il ragazzo, Gionata, è stato privato della propria identità, capisce tutto, ed è devastato dal tradimento di Zoe, non sapeva più che cosa fare e aveva il terrore di essere posseduto. Gionata è solo e non sa più cosa è vero e cosa è falso dato che è stato” truffato” per molto tempo e ha paura di perdere la vita.
Alla fine del libro Gionata si libera e la polizia entra in mezzo.
Commento:
Il libro inizialmente l’ho trovato molto noioso, non capivo a pieno la storia; successivamente quando ho capito che era tutta una messa in scena, e lì ho capito tutta la trama della storia. In fin dei conti il libro mi è piaciuto molto dato che è una trama che trovo molto originale e pazzesca.
Esalatazione:
La parte più bella del libro è stata scoprire che era tutta una messa in scena, perchè lì ho capito anche il vero senso della storia.
Osservazioni/conclusione:
Un’osservazione che ho fatto è che nel mondo tutt’oggi non è facile capire se una cosa è vera o falsa, nel senso che per esempio, Gionata, non immaginava nemmeno che un suo amico potesse fargli una cosa del genere, e questo può farti capire come una persona così stretta a te possa pugnalarti alle spalle.
Questo libro mi ha fatto capire che dalla vita e dalle persone ci si deve aspettare di tutto.
Disegno:
Nel disegno ho raffigurato il teatro come l’ho immaginato… ho messo Zoe e Gionata su uno dei terrazzi, poi ci sono gli attori sul palco con le loro tuniche nere e come sfondo del palco c’è il setebos.